Lesioni del muscolo, come si distinguono?

27.03.2023

Tempo di lettura: 5 minuti circa


Le lesioni del muscolo sono frequenti e possono presentarsi nel corso di tutte le attività sportive.

Le lesioni muscolari si distinguono in: contrattura, stiramento e strappo di I, II, III grado.

- La contrattura muscolare:

La contrattura è una delle lesioni muscolari più frequenti e consiste in una contrazione del muscolo superiore alle possibilità della fibra stessa. Tale contrattura produce dolore e rigidità della fibra e dolore vivo nei movimenti di contrazione muscolare. La contrattura, però, è la lesione meno grave tra le lesioni muscolari poiché non causa una rottura di fibra.


Come comportarsi?

In questo caso il riposo è la terapia più efficace. Per guarire da una contrattura muscolare di solito occorre una settimana di pausa. Per accelerare il recupero possiamo abbinare il riposo a trattamenti osteopatici e a tutte quelle attività che permettono di allungare la muscolatura.

La prevenzione delle contratture muscolari: è bene mantenere sempre la muscolatura elastica in modo che, quando si richiede un movimento improvviso (per esempio, lo scatto in una corsa) non ci sia il rischio di una contrattura, di uno stiramento o di uno strappo. L'osteopata con il suo lavoro viene incontro a questa necessità.

- Lo stiramento muscolare

Lo stiramento muscolare consiste in un eccessivo allungamento delle fibre del muscolo, con lacerazione parziale di alcune di esse. Questa lesione muscolare provoca un dolore acuto e improvviso, anche se spesso sopportabile. E' un tipo di lesione facilmente riscontrabile in ambito sportivo.

Come comportarsi?

Lo stiramento muscolare guarisce nel giro di 2-3 settimane di riposo; è utile applicare impacchi di ghiaccio per i primi giorni e bendaggi compressivi. Eventualmente il medico può prescrivere una terapia antinfiammatoria ed un'ecografia può risultare utile.

La prevenzione dello stiramento muscolare: un buon riscaldamento e dello stretching prima dello sforzo fisico, giocano un ruolo fondamentale per prevenire questo tipo di lesione muscolare. L'attività fisica va praticata quando le nostre condizioni generali lo consentono. Periodici trattamenti osteopatici permettono di mantenere sempre efficiente la struttura muscoloscheletrica, prevenendo questi spiacevoli episodi.


- Lo strappo muscolare

Lo strappo muscolare provoca una rottura delle fibre muscolari, che è molto dolorosa e può essere più o meno seria a seconda di quante fibre vengono coinvolte. Lo strappo può riguardare qualsiasi muscolo del corpo, ma solitamente sono più soggetti a strappo i muscoli di gambe e braccia. Più raramente si 'strappano' i muscoli di addome e schiena. La lesione viene provocata da una eccessiva sollecitazione alle fibre muscolari, a causa di scatti o contrazioni improvvise. Gli strappi possono essere di I°, II° e III° grado a seconda del numero delle fibre coinvolte. Nella lesione di I° grado vengono danneggiate poche fibre muscolari, il fastidio è lieve e i movimenti sono quasi completamente senza dolore; la lesione di II° grado è caratterizzata da un maggior numero di fibre muscolari lesionate: il dolore compare ogni volta che si cerca di contrarre il muscolo. La più seria è la lesione di III° grado, che causa una vera e propria lacerazione del muscolo ed è accompagnata da un dolore molto intenso.

Come comportarsi?

Se si è avuto uno strappo in primo luogo è necessario sospendere subito l'attività che si sta compiendo, che sia sportiva o lavorativa. E' meglio consultare subito l'ortopedico per valutarne l'entità: se è lieve, serve un riposo completo per un paio di settimane, associato ad impacchi freddi che esercitano una potente azione sulla circolazione sanguigna, riducendo il flusso di sangue ai vasi lesionati. Inoltre è opportuno ricorrere all'assunzione, su prescrizione medica, di antidolorifici e miorilassanti. Le indagini devono essere completate con un'ecografia ed un eventuale RMN (risonanza magnetica). I casi più seri richiedono tempi di recupero maggiori.

La prevenzione dello strappo muscolare: far seguire ad un buon riscaldamento generale un riscaldamento più specifico. Occorre impostate le sessioni di sport anche in funzione della temperatura ambientale: l'elasticità del muscolo è ridotta da una temperatura eccessivamente bassa. Un muscolo danneggiato da una precedente lesione va riscaldato e allungato prima dello sforzo fisico. Anche in questo caso trattamenti preventivi e regolari dall'osteopata abbassano drasticamente le percentuali di alcuni eventi spiacevoli come questo.


Hai domande sull'articolo? Scrivimi!

Gianluca Ciraci - MioDottore.it

+39 0831 178 5463

gianluca.ciraci@live.it

@Gianlucaciraciosteopata

@gianluca_ciraci_osteopata