Difficoltà digestive e stomaco: l'aiuto dell'osteopata

10.08.2023

Tempo di lettura: 8 minuti circa


Introduzione

Oltre a trattare l'apparato muscolo-scheletrico, l'osteopatia può intervenire anche sugli organi interni con tecniche di osteopatia viscerale, che aiuta a restituire o migliorare la funzionalità degli organi in questione, risolvendo numerosi disturbi

Reflusso gastroesofageo - ernia iatale - stitichezza - rallentamenti digestivi

Anche in caso di presenza di patologie già in cura con farmaci, può essere di aiuto per migliorare la sintomatologia.
Il trattamento
Manuale, non invasivo, senza uso di farmaci, il trattamento osteopatico viscerale si pone l'obiettivo di migliorare la funzionalità dell'organo agendo sulle tensioni delle strutture che lo avvolgono (muscoli e tendini), migliorando la vascolarizzazione, e sbloccando eventuali compressioni a carico delle fibre nervose che lo innervano.
Per questo l'osteopatia viscerale consiste in manovre a carico dell'addome ma anche della colonna, da cui partono i nervi che a volte, per posture scorrette o disallienamenti, possono risultare compressi e non trasmettere correttamente le informazioni all'organo corrispondente.
I risultati si vedono dopo le prime 3-4 sedute (un mese circa). Non sempre l'osteopatia è risolutiva da sola per i problemi digestivi, ma ha ottimi risultati se abbinata a un piano alimentare concordato in sinergia tra gli specialisti.


Oppure guardiamo lo stomaco

Lo stomaco è un viscere posizionato sotto al diaframma nella parte sinistra del nostro corpo.
Come ben sappiamo è addetto ad accogliere il cibo ed iniziare la digestione dello stesso preparandolo per i processi di assimilazione dell'intestino.
In questo articolo vediamo come l'osteopatia può essere d'aiuto per questa patologia.


Le sue connessioni

Lo stomaco, come tutti i visceri, è avvolto dal peritoneo che lo sostiene e lo connette con dei legamenti alle strutture circostanti come il:
  • legamento gastro frenico con il diaframma
  • leg. gastro lienale con la milza
  • leg. gastro colico con il colon
  • leg. epato gastrico con il fegatoSoltanto la parte del cardias ed il fondo dello stomaco entrano in diretto contatto col diaframma.

Lo stomaco si connette con l'esofago tramite il cardias, qui alcuni fasci muscolari autonomi creano una valvola che consente la discesa ma non la risalita del cibo.
Il reflusso si verifica quando i meccanismi di chiusura dello sfintere esofageo inferiore sono insufficienti o il gradiente pressorio dell'addome è troppo elevato.
Diversi studi evidenziano come questo sfintere esofageo abbia un meccanismo di chiusura proprio, efficace al 50%, mentre il restante 50% viene svolto dalla porzione crurale del diaframma.
Lo stomaco ha delle connessioni meccanica e neurologiche col tratto dorsale D6 D7 D8. Da qui partono le diramazioni simpatiche di innervazione dello stomaco.
Un'altro legame, un po meno diretto, è col tratto cervicale grazie all'esofago che presenta strette connessioni con esso.


le disfunzioni


Le connessioni che abbiamo analizzato ci fanno comprendere come lo stomaco possa essere causa di tensioni sul diaframma quando mangiamo troppo e siamo stressati.
È capitato a tutti di fare il classico cenone di Natale o di essere preoccupati per qualcosa e sentire quella pesantezza allo stomaco, con bruciori e tensioni o provare a fare dei respiri profondi e sentire un blocco.
Un malfunzionamento gastrico può avere influssi sui processi digestivi dell'intestino e quindi sull'instaurarsi di tensioni e di un alterato processo digestivo dello stesso.
La sua connessione col tratto dorsale può generare, in caso di mal funzionamento dello stomaco, delle rigidità del tratto D6 D7 D8.
Ricordo Paola, una paziente, che venne per una forte rigidità dorsale e sbloccando la mobilità gastrica, insieme ad una dieta adeguata, riuscimmo a ridurre le tensioni ed i fastidi.
Ricordiamo che spesso lo stomaco è vittima e non causa di problemi.
Le famose gastriti ed ernie iatali sono spesso collegate a posture sbagliate, alimentazioni sregolate, intolleranze, stati di stress ed ansia eccessivi.
Quindi lo stomaco ci avverte che qualcosa nel nostro stile di vita non va bene.
Impariamo ad ascoltare il nostro corpo.
L'ernia iatale è un problema che ormai molti presentano ed è caratterizzata da una risalita di parte dello stomaco nel torace che dovrebbe contenere solo cuore e polmoni.

Le cause sono sempre legate ad abitudini errate come: 

  • alimentazione errata
  •  fumo ed alcool
  •  obesità
  •  sforzi eccessivi
  •  stitichezza cronica
  •  traumi addominali.

Anche se spesso l'ernia iatale è asintomatica, spesso i sintomi che vengono riferiti sono:

  • attacchi di tachicardia
  •  gastriti
  •  reflussi
  •  difficoltà a digerire, soprattutto la sera
  •  aerofagia.

devi autocurarti!

L'intervento osteopatico può essere molto importante per sbloccare le tensioni che un mal funzionamento dello stomaco può generare su muscoli e scheletro (come abbiamo visto prima).
Le manipolazioni della zona gastrica possono favorire un buon recupero della mobilità dello stomaco e della sua funzionalità, riducendo gastrite e reflusso, ma in primis bisogna trattare bene il proprio stomaco ed il proprio corpo perché ciò che passa da lì e che poi sarà digerito, servirà al nostro funzionamento.


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Gianluca Ciraci - MioDottore.it

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